Lotto Dstny, Henri Vandenabeele azzerato dal long-covid: “Mi sento di nuovo in salute ma devo lavorare sulle basi. È brutto buttare via tutti questi anni”
Gli ultimi mesi non sono stati facili per Henri Vandenabeele. Il 23enne corridore della Lotto Dstny ha cambiato aria dopo due anni non facili al Team DSM, l’ultimo dei quali segnato dal Covid, che aveva già contratto nel 2022, che lo ha costretto a saltare il Giro d’Italia e le cui conseguenze lo ha tenuto lontano dalle corse da inizio aprile a fine stagione. Quest’anno deve quindi ripartire da capo con pazienza e senza troppe ambizioni per lui che nel 2021 era arrivato terzo al Giro d’Italia Under23 e che l’anno successivo aveva anche fatto il proprio esordio in un Grande Giro alla Vuelta, che però aveva dovuto abbandonare nel corso della nona tappa.
Il suo 2023 stato poi ancora da incubo, ha confessato a Wielerflits: “Ad aprile ho dovuto fare nuovamente i conti con il coronavirus. Poco dopo ho provato a rimettermi in forma, ma non è andata molto bene. Sono stati tentativi ed errori. Magari non mi allenavo per cinque giorni, poi ne facevo uno. A giugno mi sono fermato completamente per due mesi per far riposare un po’ il fisico ma ad ottobre mi è venuta di nuovo la febbre, probabilmente perché ho esagerato. Soffrivo costantemente di sintomi da long-covid, il che significava che ero sempre molto stanco anche durante il giorno. Riposarsi era l’unica opzione”.
Ora si sente meglio e presto tornerà a correre: “Mi sento di nuovo in salute, ma manca ancora molto. Ho proprio bisogno di lavorare sulle basi. Al momento mi alleno ancora con poca intensità, perché il pericolo di un sovrallenamento continua ad essere in agguato dietro l’angolo”, aggiunge, confessando di essersi ammalato di nuovo a fine anno durante uno stage in Spagna: “Sono riuscito però a riprendermi bene. È stato anche bello tornare più spesso in montagna e potersi allenare con il bel tempo. Come scalatore non vuoi altro. È stato anche molto utile per me che mio zio abbia una casa e che i miei amici Luca Van Boven e Yentl Vandevelde siano venuto lì”.
È comunque frustrante non potersi misurare ad armi pare con i propri coetanei già affermati: “Le sensazioni sono buone, ma potrebbe volerci un’intera stagione prima di tornare al meglio. Sarà una sorta di anno di transizione per ritornare me stesso. Cercherò di essere utile alla squadra e voglio sentire di poter essere competitivo di nuovo a una gara entro la fine dell’anno. Questo è l’obiettivo in questo momento”.
“Ma d’altra parte, ovviamente, è piuttosto brutto buttare via tutti quei begli anni – aggiunge – Adesso hai la sensazione ‘accidenti, la mia carriera va avanti senza che io possa fare nulla. Ho ancora solo 23 anni. Se tutto va bene, le cose possono succedere velocemente ma il fatto è che le generazioni ti superano, vedi emergere questi uomini nuovi. Questo a volte è fastidioso soprattutto quando vedi in televisione altri coetanei, con cui potevi competere fino a poco tempo fa, mentre stai male in poltrona”.
Tornerà a correre in Oman, in attesa di tempi migliori: “Dopo l’Oman mi allenerò un po’ di più, ma starò comunque attento. I medici sanno bene che quello che ho vissuto è stato molto grave. Non sono quindi favorevoli a mandarmi a fare un Grande Giro quest’anno, ma vedremo come andranno le cose durante la stagione”.
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